Marziale 1975-1999
Biografia
1975-1999 da appassionato ad allievo, da allievo a maestro
Come sia nata la passione per le arti marziali di sifu Gianfranco Russo non è mai stato chiaro né a lui né ai suoi genitori. Erano i tempi in cui i film di arti marziali erano vietati ai minori di quattordici anni e non passavano in tv dove tra l'altro esistevano solo i primi due canali RAI in bianco e nero e neacnhe una TV privata. La TV Svizzera non giungeva fino a Roma e le palestre di arti marziali erano solo di judo e poche di karate. Fin da bambino alla ricerca della lotta sifu Gianfranco Russo ha costituito presto un gruppo di amici tutti praticanti di judo e karate e da loro si è fatto insegnare tutto quanto potevano, in vie isole pedonali o sulla terrazza dei palazzi di alcuni di loro. Alcuni di questi sono ancora amici oggi, di altri non se ne sa più nulla. Una volta appreso tutto quanto questi potevano insegnargli, per Gianfranco Russo entrare in una scuola di arti marziali divenne una necessità non più procrastinabile. In attesa di riuscirci, studia ogni libro in circolazione. Inizia con tutto ciò che è cultura giapponese per passare poi a quella cinese.
Nel 1978 finalmente Gianfranco Russo riesce a d iscriversi ad una palestra dove sono presenti dei corsi di kung-fu. Si tratta della storica SS Judo Preneste del Maestro Alberto Di Francia al Prenestino Labicano in Roma dove insegna sifu Armando Visconti. Il primo incontro è molto particolare. Seduti su una sedia di fronte al tatami sifu Visconti gli fa tante domande sul motivo che lo porti a praticare kung-fu. Sembra quasi che non desideri avere allievi, ma in realtà sta saggiando quanto il nuovo possibile allievo ne sappia e arrivano persino a pralare delle varie distinzioni tra gli stili interni ed esterni. Sifu Visconti probabilmente pensa che Gianfranco Russo venga da un'altra scuola: come fa un ragazzetto di soli quattordici anni a sapere così tante cose? Negli anni in cui non esiste internet da cui documentarsi la scelta di Gianfranco Russo sulla Scuola in cui praticare è stata fatta nel modo più banale: la palestra più vicina a casa, palestra che da quella sera raggiungerà ad ogni lezione a piedi avendo cura di non saltare neanche un appuntamento e arrivando nel periodo dell'agonismo ad allenarsi fino a sei ore al giorno. Gianfranco Russo partecipa a tutte le gare di combattimento che gli vengono proposte dal maestro sia a contatto leggero che a contatto pieno e nella maggior parte va a podio, in pochissme non si qualifica. I regolamenti di combattimento in quegli anni erano molto diversi da quelli attuali, protezioni spesso solo paranocche e conchiglia, spesso il paradenti non era richiesto, ma non ci si faceva caso: l'HIV non esisteva e durante le sessioni di sparring a lezione era normale andare avanti con il sangue alla bocca o al naso. Erano altri tempi.
Gianfranco Russo partecipa a tutti i seminari ed esibizioni organizzati dal maestro. Ogni presenza su riviste di arti marziali lo include. Partecipa a tutte le gare senza saltarne nessuna in qualsiasi sistema o categoria gli venga proposta. Tante trasferte e migliaia di ore di lezione tra le varie sedi che man mano la Scuola 'Nga Man Tao allora stava aprendo ovunque. I fine settimana di Gianfranco Russo sono sistematicamente a casa di sifu Visconti per aiutarlo nella preparazione del materiale necessario alla scuola, materiale ai quei tempi non esiste nei negozi sportivi; fine settimana passati in lunghe lezioni di teoria e talvolta per vedere film di arti marziali in quello che allora era il solo sistma disponibile: il super 8. Sifu Visconti è stato uno dei primi maestri a dotarsi di telecamera e sistemi di editing, dati i suoi trascorsi nel mondo della cinematografia. I suoi archivi sui maestri esistenti e sui sistemi insegnati così come la sua biblioteca marziale avevano già a quei tempi dell'incredibile.
Sifu Armando Visconti insegna a sifu Gianfranco Russo come ogni dettaglio sia importante e come conoscere un'arte marziale non possa prescindere dal conoscere la cultura che l'ha generata. Uno dei doni più apprezzati per sifu Gianfranco Russo è stata una scacchiera cinese realizzata a mano per lui da sifu Visconti dopo avergli insegnato come giocare. Sifu Armando Visconti soltanto con l'esempio riesce così a passare a sifu Gianfranco Russo la passione e l'amore per ogni arte marziale. E' in questi anni che sifu Gianfranco Russo conosce persone che saranno fondamentali per la sua crescita come il fratello di kung-fu sifu Massimo Di Censi e quello che sarà il suo sparring partner fisso Alessandro Sartori. Sifu Gianfranco Russo si allena quotidianamente presso ogni sede 'Nga Man Tao Pai, la scuola di sifu Armando Visconti. In particolare presso le due sedi SS Judo Preneste al Prenestino Labicano e la sede aperta in Via degli Irlandesi al portuense presso una scuola statale. Per gli spostamenti utilizza i mezzi pubblici quando disponibili o diversamente a piedi. La passione per il kung-fu non viene fermata da nulla e in dieci anni di studio le assenze sono rarissime, le domeniche spessissimo impegnate anch'esse con la pratica. Malgrado ciò il profitto scolastico continua ad essere ottimo.
Nel febbraio del 1985 Gianfranco Russo consegue il grado di Maestro insieme con il fratello di kung-fu sifu Massimo Di Censi, sotto la guida di sifu Armando Visconti. Prima generazione 'Nga Man Tao Pai, seconda generazione Tang Gar Kàhm Nàh. Per un intero anno sifu Visconti lo sottopone ad un attento tirocinio, anno in cui sifu Gianfranco Russo tiene lezione praticamente ogni sera sotto la supervisione del suo maestro finché nel 1986 quest'ultimo gli assegna una palestra in cui insegnare: il GS Arti Marziali a Tor Lupara gestita dal Maestro di Karate Domenico Capitoli. Il modo in cui sifu Visconti gli comunica questo incarico è stato quantomai particolare: nel corso di una delle tante esibizioni, questa in Tor Lupara all'interno di una discoteca, sifu Visconti dal microfono chiama sifu Gianfranco Russo ad eseguire una dopo l'altra e senza alcuna pausa tutte le forme degli animali che gli ha insegnato fino ad allora finendo con quella della scimmia che tra tutte nel programma della Scuola è la più faticosa. Al termine, sempre al microfono annuncia al pubblico che sifu Gianfranco Russo sarà l'insegnante nei corsi che inizieranno di lì a breve nella menzionata palestra. Sifu Gianfranco Russo fino a quel momento non ne sapeva assolutamente nulla e non aveva neanche una macchina per poter raggiungere il posto che distava da casa sua diverse decine di km.
Ed è nell'agosto del 1988 che sifu Massimo Di Censi ed il fratello di kung-fu sifu Gianfranco Russo fondano la Scuola di kung-fu tradizionale Liang Long Guan. Le sedi della Scuola sono in Roma in zona Prenestino Labicano presso la palestra SS Judo Preneste gestita da sifu Massimo Di Censi, a Tor Lupara e a Talenti presso le sedi G.S. Arti Marziali gestite da sifu Gianfranco Russo. E' in questo periodo che sifu Gianfranco Russo inzia ad invitare maestri da ogni parte d'Italia per lezioni private solitamente prese presso la sede G.S Arti Marziali Talenti su qualsiasi altro sistema di kung-fu. Tra questi Marco Bertona allora un pioniere per lo Shaolin avvicinerà sifu Gianfranco Russo a questo interessantissimo sistema già di per sé contenitore di numerosissimi differenti stili.
Il primo ottobre del 1990 sifu Gianfranco Russo mette per la prima volta in Cina dove starà poco meno di un mese visitando diverse scuole a Beijing, Guilin, Hong Kong e diverse località e per un periodo di allenamento a Shaolin. Avrà occasione di conoscere il responsabile del Training Centre in quel periodo, Liang Yi Quan e gli viene assegnato Shi Xinxue (Fan Jinxue) come insegnante per l'apprendimento dei jibengong e della Shaolin Xiao Hong Quan. E' un'esperienza incredibile per sifu Gianfranco Russo che riesce finalmente a toccare con mano quello che fino a quel momento è stato solo un sogno lontano. Ogni giorno oltre cinque ore di allenamenti. Niente riscaldamenti, niente acqua calda e fuori un gran freddo e l'approfondirsi veloce del periodo autunnale. Nessun turista presente. Solo kung-fu a perdita d'occhio, ovunque volga lo sguardo.
Nel 1991 torno in Cina e mi reco per la prima volta in Tailandia. In Cina il tempo è tutto dedicato alle scuole di Pechino, Shaolin ed Hong Kong, mentre in Tailandia cerco le comunità e scuole di kung-fu cinesi. Ma per quanto sia facile trovarle è estremamente difficile farsi accettare. Le scuole cinesi fuori dalla Cina sembrano essere rimaste indietro nel tempo, con riti e procedure segreti e la totale convinzione che il kung-fu non debba essere insegnato a non cinesi. Il 1991 è anche l'anno in cui faccio venire a Roma due monaci shaolin Feng Gen Huai e Yan Zhi Jun. Con loro è Chen Zhenglei, de Chenjaogo uno dei più alti rappresentanti del taijiquan stile Chen.
Nel 1992 accetto con piacere di collaborare con il compianto maestro Stefano Bellomi e organizzo un seminario con la leggenda vivente sifu Brendan Lai esperto del Tang Lang delle sette stelle. Con lui vedremo una sequenza e poi solamente applicazioni del chin-na della mantide aumentando ancora il bagaglio del chin-na della nostra Scuola. Nella fotografia di lato sono con lui al Tuscolo a Roma a seguito di un quaderno tecnico che abbiamo fatto per la rivista Quaderni d'Oriente. Con sifu Brendan Lai abbiamo avuto modo di affrontare molti argomenti, ospite a casa mia ha avuto modo di raccontarmi ampiamente dei suoi contatti e delle persone che conosceva in Italia. Sebbene lo stimassi moltissimo sono stato immediatamente chiaro sul fatto che non fosse intenzione della nostra scuola intraprendere un percorso con il Tang Lang, ma ho anche confermato il totale nostro interesse in come le tcniche di chin-na venissero interpretate nel suo splendido stile. Poco prima di mancare mi ha inviato una lettera per gli auguri di Natale, dalla calligrafia tremolante si poteva capire l'avanzare della malattia. Nato ad Hong Kong nel 1942 allievo di Wong Hon Fun della mantide delle sette stelle, si era trasferito negli USA nel 1961 dove ha continuato la sua pratica ed i sui studi nel sistema. Nel 1967 ha iniziato ad insegnare divenendo immediatamente popolare in tutta la comunità delle arti marziali cinesi. Sifu Brendan Lai è morto il 23 settembre del 2002.
Ancora nel 1992 sifu Gianfranco Russo viene a sapere casualmente di un seminario di qigong tenuto dal dr. Yang Jwingming, noto esperto di chin-na, nella provincia di Roma. Sifu Gianfranco Russo partecipa al seminario di qigong solo per poter avere alcuni minuti dedicati per poter vedere un po' del chin-na del dr. Yang Jwingming. E' anche l'occasione per concordare un primo seminario per la scuola Liang Long Guan di lì a pochi mesi. Sarà l'inizio di una collaborazione durata per ben diciassette seminari. Durante questo periodo il dr. Yang chiede più volte di divenire una sua branch abbandonando però il logo Liang Long Guan in quanto, dice, non sarebbe in grado di discriminare quale background possa appartenere alla nostra scuola e quanto allla sua. La collaborazione si interrompe nel 19xx perché il dr. Yang trova una persona disposta ad abbandonare tutto ciò che ha appreso fino a quel momento per aprire una succursale della YMAA in Umbria. Questa interessantissima parentesi da l'occasione a sifu Gianfranco Russo di conoscere Eduardo Hess con il quale collaborerà scrivendo sulla testata Olis da questi edita.
Richard S. Bustillo (28 gennaio 1942 – 30 marzo 2017) was a Filipino-American martial arts instructor from Hawaii who was a student of the late Bruce Lee and an authority on Jeet Kune Do Concepts and Filipino Martial Arts.
Nel 1996 sifu Gianfranco Russo invita per una permanenza di un mese sifu Zhao Dayuan, soprannominato in Cina "il re del chin-na". Ogni giorno farà lezione di chin-na militare e della polizia cinese presso tutte le sedi Liang Long Guan in Roma e provincia e durante i week end full immersion riservate ai soli insegnanti e allievi senior della scuola. Una esperienza unica, un mese volato in un batter di ciglia e tantissime informazioni fondamentali acquisite. Zhao Dayuan ed il chin-na militare resteranno un punto di riferimento per gli insegnanti Liang Long Guan in ogni viaggio in Cina.
Il 2 maggio del 1994 la testata di arti marziali e cultura orientale Quaderni d'Oriente e l'Akea chiedono a sifu Gianfranco Russo nuovamente supporto per l'organizzazione di un ulteriore seminario in Roma in zona Parioli un seminario di junfan jeet kune do e kali questa volta con sifu guro Nino Pilla. Sifu Gianfranco Russo si rende ancora disponibile facendo di nuovo presente che non è personalmente interessato né al jeet kune do né al kali filippino. Fino a quel momento, per sifu Gianfranco Russo, i praticanti e gli insegnanti di jeet kune do erano quelli non abbastanza bravi per poter praticare del vero kung-fu. Questo pensiero era purtroppo la conseguenza degli insegnati di jkd e kali conosciuti fino ad allora. Durante il seminario, sifu guro Nino Pilla usa costantemente come sparring sifu Gianfranco Russo per dimostrare le tecniche che insegna con incredibile abilità. La qualità delle tecniche e la fluidità di esecuzione delle stesse colpisce molto sifu Gianfranco Russo. In una conversazione con il maestro spiega come i suoi interessi siano altri, ma di come sia rimasto impressionato dalla sua preparazione, in particolar modo da tutto ciò che ha insegnato come locking e jeet kune do grappling. Rimangono d'accordo che, qualora sifu guro Nino Pilla torni in Italia, sifu Gianfranco Russo sarà ben lieto di ospitarlo questa volta presso la sua Scuola Liang Long Guan in Roma per uno o più seminari a tema.
Nell'agosto del 1995 sifu Gianfranco Russo è uno dei pochissimi Italiani invitati ai festeggiamenti per i 1500 anni dalla fondazione del monastero di Shaolin ove si reca anche per proseguire i suoi studi nello shaolinquan. Si tratta di una delle permanenze più brevi in Cina. Uniche tappe Beijing, Shaolin e Hong Kong. I festeggiamenti per i 1500 anni dalla fondazione del monastero sono fantastici. Un tripudio di arte, tradizione e colori. Folla giunta da ogni dove. Questo nuovo viaggio è stato una ottima occasione per incontrare vecchi maestri e nuovi amici. Personaggi popolari del mondo delle arti marziali cinesi che poi spariranno con il tempo e persone allora sconosciute che resteranno invece a lungo nel panorama marziale.
Nel 1996 sifu Gianfranco Russo, supporta sifu guro Nino Pilla nel far partire in Italia il primo corso per la formazione istruttori NPIAMA.
“Una volta che sei diventato maestro in una cosa, diventa subito allievo in un’altra”
(G. Hauptmann)